Attrezzature e macchinari di un’impresa di Bisceglie che realizza prodotti da forno sono stati sequestrati nei giorni scorsi dai finanzieri del comando provinciale della Bat. I beni sarebbero stati “distratti” da un’altra storica impresa biscegliese, attiva nello stesso settore, che era già stata messa in liquidazione giudiziale dal Tribunale di Trani. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato l’azienda e denunciato i due titolari per bancarotta fraudolenta e distrazione patrimoniale, in esecuzione di un provvedimento del Gip del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica. Indagando sulla natura e l’origine di alcune operazioni della società in liquidazione, per la pendenza di ingenti debiti erariali mai onorati, gli inquirenti hanno ricostruito il meccanismo di distrazione di beni dalla società in dissesto alla nuova realtà aziendale attraverso la cessione ad un proprio dipendente di tutti i macchinari industriali al fine di chiudere una falsa controversia di lavoro: in sostanza, un accordo simulato.

Le apparecchiature e altri beni sono stati fatti confluire dal dipendente nella nuova impresa, che ha mantenuto la stessa sede operativa di quella fallita, nonché il medesimo marchio e gli stessi segni distintivi. Durante una perquisizione nell’abitazione dell’imprenditore dichiarato “fallito”, sono stati trovati documenti riconducibili alla nuova società, rappresentata dal suo ex dipendente. Quest’ultimo si sarebbe prestato quindi a fare da “testa di legno“, per favorire la prosecuzione dell’attività della società fallita, nel tentativo di sfuggire ad eventuali contestazioni di bancarotta fraudolenta. Obiettivo che tuttavia non è stato raggiunto per via dell’inizio dell’indagine della Procura. Nella nuova azienda, inoltre, sono stati individuati due lavoratori “in nero” che avrebbero confermato di aver sempre ricevuto disposizioni dallo stesso amministratore di fatto.

Infine una terza persona, già legale rappresentante della nuova società, è stata denunciata per aver impiegato denaro, beni o utilità di provenienza illecita, a causa dell’uso, nella produzione di prodotti da forno, dei macchinari distratti dalla società fallita.