“La crisi energetica, dovuta in gran parte al conflitto russo-ucraino, ha colpito in maniera pesante, in termini di costi di energia, le aziende agricole. In questi mesi, anche insieme all’europarlamentare Francesco Ventola, abbiamo sollecitato in continuazione l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, perché fosse previsto un contributo che in qualche modo potesse ristorare gli imprenditori agricoltori, già utilizzatori dei servizi irrigui del soppresso Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia.

“Finalmente l’emendamento, presentato da me a nome del gruppo di Fratelli d’Italia, dà risposte concrete a un comparto che, nel 2022, ha subito, appunto, un impennata dei costi energetici che ha determinato un aumento abnorme delle tariffe irrigue, ponendo in grave difficoltà centinaia di agricoltori. Il provvedimento approvato prevede che venga riconosciuto un contributo calcolato sulla differenza massima tra le tariffe applicate per l’annualità 2022 e i maggiori oneri dovuti proprio agli aumenti energetici.

“Questo risultato è frutto davvero di un lavoro di ascolto e di dialogo che parte da lontano: Ventola, mio predecessore, aveva più volte portato, infatti, all’attenzione dell’assessore Pentassuglia e del Consiglio regionale la necessità di affrontare con urgenza la questione. Negli ultimi mesi ho proseguito quel percorso, approfondendo la problematica e collaborando con l’assessorato per arrivare a una norma condivisa ed efficace. Con questo emendamento manteniamo fede a un impegno preso con il territorio e con gli agricoltori, restituendo loro un sostegno che rappresenta non solo un alleggerimento dei costi sostenuti, ma anche un segnale di vicinanza istituzionale in un momento in cui il settore agricolo continua a vivere una fase di grande fragilità.

“Si tratta di un passo avanti importante, che va nella direzione di un’agricoltura più sostenibile e competitiva. Siamo consapevoli che restano molte sfide da affrontare, ma questa misura segna un atto di giustizia verso chi, nel 2022, si è trovato a pagare un prezzo altissimo a causa di fattori esterni e imprevedibili. Gli agricoltori dell’ex Consorzio Terre d’Apulia attendevano da tempo questa risposta: oggi finalmente possiamo dire di averla raggiunta”.