Un nuovo dramma sul lavoro, in un giorno come tanti altri. Giovanni Belgiovine, 26 anni, era alla guida di un muletto quando per cause ancora tutte da accertare, il mezzo si ribaltato. Lui è rimasto schiacciato e senza via di scampo. Così ha perso la vita il 26enne, sullo spiazzale dell’azienda olearia di Bisceglie per la quale lavorava, in via San Pietro, nella periferia cittadina. Inutili i soccorsi giunti tempestivamente sul posto. Ora toccherà alle indagini fare luce su quanto avvenuto. Gli accertamenti sono curati dai carabinieri e dai tecnici della prevenzione dello Spesal dell’Asl Bt. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti, e inoltre ha nominato un tecnico per verificare le condizioni del piazzale su cui operava il muletto con a bordo il 26enne. Da quanto emerso le forche del mezzo erano sollevate, ma non è chiaro se ci fosse anche il carico. Nello stesso stabilimento, circa quattro anni fa, si registrò un altro incidente sul lavoro fatale: a perdere la vita il fratello del titolare, caduto accidentalmente mentre scendeva da un camion.

Giovanni Belgiovine lascia madre, padre ed un fratello. Descritto da tutti come un giovane dedito al lavoro. Dopo gli studi aveva anche esercitato l’attività di bagnino sempre a Bisceglie, oltre ad altri piccoli impieghi. Sognava di comprare casa. «Siamo profondamente addolorati dalla morte del nostro giovane concittadino – ha scritto in una nota il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano -. Perdere la vita sul lavoro è tremendamente ingiusto», ha sottolineato il primo cittadino. Cordoglio anche da parte della CGIL BAT. La sigla sindacale, in una nota, ha invitato tutti ad «una presa di coscienza forte rispetto a un fenomeno che va affrontato in modo serio, è giunto davvero il momento di smettere di parlare di morti sul lavoro, queste sono morti per lavoro», ha spiegato Dora Lacerenza, segretaria provinciale della FLAI.