Punto meritato alla luce di una vigilia non semplice, del tenore e della qualità della prova sfoderata, delle ulteriori difficoltà incontrate e di un arbitraggio davvero pessimo. La Virtus Bisceglie non è riuscita ad andare oltre il pari casalingo con il San Marco, vicecapolista del gruppo A di Promozione, al termine di un incontro che avrebbe potuto tranquillamente vincere e che ha rischiato di perdere. La sconfitta, però, sarebbe stata a dir poco beffarda per il team di mister Lionetti. Scelte obbligate per il pacchetto arretrato a causa delle concomitanti assenze di Andrea Quacquarelli, Francesco Basile e Daniele La Notte: spazio a Vito Quacquarelli da laterale con De Cillis sul versante opposto e coppia di centrali composta da Monopoli e Di Pierro. Una buona notizia il recupero di Mattia Di Franco, impiegato nella ripresa.
Scatto convinto dei padroni di casa sul sintetico sempre più malconcio del “Di Liddo”: sinistro di Patierno bloccato da Hila dopo tre minuti. Brividi al 6’, complice un’incredibile mancata chiamata di fuorigioco che ha permesso a Scanzano di calciare a rete ma la palla ha centrato il palo, fra le furibonde proteste biscegliesi. Passato il pericolo, la Virtus ha sbloccato il risultato all’ottavo minuto grazie alla correzione da pochi passi di Caputo sul delizioso traversone di Amorese dal fronte sinistro dell’attacco biancazzurro.
Primo acuto della nuova era virtussina per il bomber canosino. Reazione degli ospiti al 15’ con un calcio piazzato di Santoro disinnescato da Musacco che a metà frazione ha accusato un infortunio, lasciando così il posto all’under Quagliarella: un’altra tegola. Bello spunto di Vito Quacquarelli al 28’ e servizio preciso per Caputo che si è coordinato in area e ha tentato la conclusione, bloccata dal portiere del San Marco. I viaggianti hanno ristabilito la parità su penalty concesso per un contatto tra Patierno e Bevilacqua: dal dischetto il veterano Salerno ha siglato l’1-1. Dubbi nel finale di tempo per un contatto ai danni di Caputo all’interno dei sedici metri ospiti ma l’arbitro ha lasciato correre. Netto lo squilibrio in termini di falli fischiati, incomprensibile il metro, fuori da ogni logica la gestione dei cartellini. Virtus ancora vicina al vantaggio con Patierno, che ha concluso l’ennesima incursione della sua gara con un sinistro velenoso respinto da Hila (47’). Parità all’intervallo.
L’equilibrio lo hanno rotto i garganici con la rete messa a segno da Scanzano al 60’, frutto di un fortunoso rimpallo che ha dato sui piedi dell’attaccante l’opportunità di indirizzare verso l’angolo con un destro a giro. Una punizione assolutamente spropositata per De Marco e compagni, che non si sono scomposti e hanno subito cercato di riequilibrare il punteggio, pur dovendo fare i conti con le ingiuste decisioni di una terna non all’altezza del compito.
Hila ci ha messo i pugni sul calcio piazzato da lunga distanza di Porcelli (70’) ma non ha potuto far nulla sul destro in corsa imparabile di Patierno, imbeccato da una bella giocata di Porcelli: 2-2 al 74’. La Virtus ha provato a prendersi l’intera posta nel finale: alta oltre la traversa la punizione di Caputo (90’), impreciso di un soffio l’assist di De Cillis, lanciato a rete sul filo di lana a tu per tu con il subentrato De Cata. Il pareggio, pur lasciando qualche rimpianto, certifica il valore di un gruppo che anche al cospetto dell’attuale seconda forza del torneo ha dimostrato compattezza e solidità, sapendo andare oltre la sfortuna. Domenica 23 novembre trasferta sul campo del Noicattaro.