Il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, risponde alle polemiche sulla chiusura del Ponte Lama per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, ricostruendo l’intera vicenda che ha portato all’intervento sull’infrastruttura che collega Bisceglie e Trani. Una replica diretta al primo cittadino tranese Amedeo Bottaro, che aveva espresso critiche sulla gestione dei disagi legati alla chiusura del ponte.

«Comprendo benissimo i cittadini che subiscono disagi, capisco che qualcuno possa cavalcare strumentalmente la polemica politica, ma rimango dispiaciuto di post social da parte di chi dovrebbe ben conoscere la storia di questi lavori non più procrastinabili», afferma Angarano, sottolineando come alcuni «non si siano mai interessati alla risoluzione delle problematiche sulla sicurezza del Ponte Lama, pur conoscendo la situazione di pericolosità».

Il sindaco di Bisceglie ripercorre la cronologia degli interventi, ricordando che l’amministrazione comunale si occupa di questi lavori da diversi anni. «Già nel 2019, all’indomani del crollo del Ponte Morandi, chiedemmo una consulenza scientifica per la valutazione di sicurezza del Ponte Lama al Politecnico di Bari», spiega Angarano. Lo studio accademico evidenziò tensioni molto superiori ai limiti di resistenza, condizionando l’uso dell’infrastruttura anche in relazione al traffico veicolare. A seguito di questi risultati, il Comune di Bisceglie ha commissionato indagini geologiche, geognostiche e prove di laboratorio sui materiali.

Viste le criticità emerse, dopo diverse conferenze di servizi, il Comune di Bisceglie, «che già allora avrebbe potuto chiudere il ponte», a gennaio 2023 si è assunto la responsabilità di tenerlo aperto mitigando il pericolo con l’istituzione del senso unico alternato e l’ausilio di semafori, interdicendo la circolazione ai mezzi pesanti con massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate.

Nel frattempo, grazie al finanziamento di 5 milioni ottenuto nel 2021, è andata avanti la progettazione per la riqualificazione e messa in sicurezza del Ponte Lama, concordata anche con la Soprintendenza per il valore storico paesaggistico del ponte. A gennaio 2025, il Comune di Bisceglie ha approvato il progetto definitivo dell’opera e attivato le procedure per l’affidamento dei lavori.

Angarano ricorda come, «per il tramite della Prefettura, abbiamo tenuto diverse conferenze di servizi e sopralluoghi per stabilire la viabilità alternativa». Non si è potuta utilizzare via Crosta per il pessimo stato soprattutto sul versante tranese. «E, anziché chiudere il ponte già a giugno, abbiamo ulteriormente procrastinato il tutto alla fine dell’estate per le esigenze balneari soprattutto di Trani», aggiunge il primo cittadino.

Per attenuare i fisiologici disagi, il Comune di Bisceglie ha chiesto a STP la sostituzione di alcune fermate nel tratto biscegliese, richiesta accolta puntualmente. «Non si capisce perché non sia stato richiesto anche nel Comune di Trani», osserva Angarano.

Il sindaco spiega che a fine settembre il ponte è stato chiuso perché alla sua base sono cominciate le opere di bonifica a terra per ricavare lo spazio per gli appoggi dei ponteggi e per consentire l’accesso e il movimento dei mezzi pesanti nella lama. «Assolte queste operazioni propedeutiche e preliminari, del tutto necessarie per la realizzazione dei lavori, a brevissimo partirà l’intervento di riqualificazione e messa in sicurezza», assicura.

Angarano conclude con una precisazione su quelli che sono stati definiti «festeggiamenti». «Il nostro intento era presentare alla stampa lavori storici di messa in sicurezza, allargamento e riqualificazione, spiegandone la complessità e l’urgenza ai cittadini non solo di Bisceglie, ma anche di Trani. Affinché, pur nel disagio da sopportare, si potesse condividere anche l’assoluta necessità dell’opera per garantire la sicurezza di tutti».