Non trattiene l’emozione, lo zio Cosimo Ferrucci. Il suo stato d’animo è quello di tutti i familiari e dell’intera comunità biscegliese che in queste ore abbraccia idealmente il 45enne carabiniere Giuseppe Benso, il vice-brigadiere della Squadra Operativa di Supporto del 4° Battaglione Mobile di Mestre rimasto ferito nella notte tra lunedì e martedì a seguito dell’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, nel Veronese, durante le fasi di sgombero di un casolare, in cui hanno perso la vita tre colleghi: il 56enne Luogotenente Marco Piffari, tarantino di nascita e comandante del Battaglione Mestre, il 56enne Brigadiere Capo Valerio Daprà e il 36enne Carabiniere Scelto Davide Bernardello.

Nella tragica esplosione Giuseppe Benso, effettivo da molti anni in Veneto, ma sempre legato alla sua terra d’origine, ha riportato ustioni di primo grado al volto e alle mani: dopo l’iniziale ricovero presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, è stato trasferito nel nosocomio di Mestre, dove in giornata è stato raggiunto da mamma Elisabetta e papà Antonio. Non è in pericolo di vita, ma è rimasto profondamente scosso per la morte dei suoi colleghi dell’Arma, vittime del gesto tanto inatteso quanto folle dei tre fratelli Ramponi, agricoltori con problemi finanziari ed ipotecari, che dopo essersi barricati nello stabile, hanno causato l’esplosione.
Fin dal pomeriggio di ieri, alla notizia del ferimento di Giuseppe, la comunità biscegliese con a capo il sindaco Angelantonio Angarano ha espresso vicinanza e affetto al Carabiniere, augurandogli una rapida guarigione.






























