Le criticità legate al commercio e alle attività produttive in città sono gli argomenti al centro della nota diffusa dal responsabile di tale segmento per il circolo cittadino di Sinistra Italiana, Leonardo Di Modugno, che riceviamo e pubblichiamo.

«Sinistra Italiana, nel plaudere all’iniziativa amministrativa di porre a bando i box ricavati nella ex piazza del pesce e della frutta di Corso Umberto, avrebbe auspicato che tale provvedimento di rilancio dell’economia commerciale locale fosse sostenuta parallelamente da quegli interventi finanziari che favorissero lo start up delle nuove realtà imprenditoriali, magari con la riduzione di 2/3 dei canoni annuali previsti nel bando per i primi 5 anni di attività, ma allo stesso tempo si coglie questa opportunità per stigmatizzare l’insieme delle problematiche che da più tempo penalizzano il commercio a Bisceglie.

Si pensava che la realizzazione della nuova area mercatale di via San Martino potesse fare da leva alla ripresa di un settore in chiara difficoltà, ma, l’assenza dei servizi complementari e l’incapacità di realizzare un’area oltre che capiente anche accogliente (completamente esposta al sole e pavimentazione inadeguata), funzionale (assenza di panchine, punti d’acqua ed energia) e sicura (mancanza dei defibrillatori, estintori e di mezzi di soccorso) hanno posto in evidenza contraddizioni e storture che hanno determinato la perdita di competitività del sito ed il progressivo allontanamento sia degli operatori commerciali che degli abituali avventori. L’area mercatale di Via San Martino è carente degli ingressi di carico retrostanti i box ed è sprovvista del PIANO DELLA SICUREZZA che ove presente, garantirebbe la sicurezza di operatori e visitatori, prevenendo e gestendo situazioni di rischio, prevedendo le procedure di emergenza, l’individuazione di aree di raccolta, la disposizione di segnaletica chiara e la formazione del personale.

Altra nota dolente riguarda il Distretto Urbano del Commercio (DUC) costituito nel 2017. Detto strumento, privo di personalità giuridica, ha illuso gli operatori del settore, convinti di poter fare affidamento su iniziative sperimentali ed innovative, volte ad aumentare l’attrattività e a favorire la presenza di nuove attività commerciali di qualità. La disponibilità di 225 mila euro, della cui spesa rendicontata nel dettaglio nulla si sa, se non quella di primo livello emessa dal CAT di riferimento, non fa il pari con il sistema della Trasparenza Amministrativa.

A ciò occorre aggiungere lo stupore del perché ad oggi non sia stata prodotta una Delibera di Giunta di adesione alla Determinazione del Dirigente della Sezione Promozione del Commercio, Artigianato e Internazionalizzazione delle Imprese n. 388 del 17 dicembre 2024, con la quale è stato approvato il bando per il “Rafforzamento e lo sviluppo dei Distretti Urbani del Commercio” in attuazione della L.R. 24/2015 e del R.R. 15/2011. Infatti, il bando, giunto alla sua quarta edizione, mira a sostenere e promuovere l’attività dei Distretti già costituiti o in fase di costituzione, favorendo il potenziamento delle funzioni e la realizzazione di interventi innovativi e multisettoriali nei Comuni pugliesi.
L’elenco delle inerzie e degli errori, tutti riconducibili alla banale politica della sopravvivenza e dei fragili equilibri, necessitano di una revisione degli Strumenti di Programmazione e Pianificazione nonché dell’apporto di quei correttivi che aiutino il Commercio cittadino a riacquisire un nuovo e duraturo interesse».