In via Khan Younis, a Bisceglie, si è tenuto un momento pubblico di forte valore simbolico: la deposizione di fiori in omaggio alla città palestinese gemellata, rasa al suolo dai bombardamenti israeliani.
Un gesto semplice ma potente, che ha visto la partecipazione di esponenti politici, amministratori locali e rappresentanti della società civile. Sono intervenuti Annagrazia Maraschio per Alleanza Verdi e Sinistra; Franco Napoletano per il Partito Comunista Italiano; Peppo Ruggieri per il Partito Democratico; Nicola De Pasquale per ARCI, insieme a Vittorio Fata, presidente del Consiglio comunale, e Roberta Rigante, assessora alle politiche sociali, in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Durante la cerimonia, si sono vissuti momenti di grande commozione nel ricordo dei bambini uccisi a Gaza, molti dei quali morti sotto le bombe, altri di fame e sete a causa dell’assedio. È stato ricordato che dal 7 ottobre 2023 oltre 50.000 palestinesi sono stati uccisi, tra cui più di 14.000 bambini.
“Le parole degli intervenuti hanno ribadito con forza l’urgenza di una pace giusta, del riconoscimento dello Stato di Palestina e della fine di ogni forma di occupazione e violenza – ha scritto in una nota il segretario cittadino di Sinistra Italiana, Giovanni Papagni – . Maraschio ha sottolineato che senza giustizia non c’è pace, mentre Napoletano ha denunciato il silenzio complice dell’Europa. Ruggieri ha richiamato la responsabilità morale delle istituzioni democratiche, e De Pasquale ha ricordato l’impegno quotidiano dell’associazionismo a difesa dei diritti umani. Nel 77° anniversario della Nakba, quel gesto ha assunto un significato ancora più profondo: non voltare lo sguardo, dare voce a chi viene cancellato, restare umani. Bisceglie c’è. Khan Younis non è dimenticata. Palestina libera. I bambini non devono più morire”, ha concluso Papagni.
