Si è tenuta questo pomeriggio all’interno della sala consiliare “Giovanni Bruni” la seconda massima assise cittadina del 2025, al termine della quale i 5 consiglieri di opposizione Giorgia Preziosa, Gianni Casella, Mimmo Spina, Francesco Spina e Luigi Cosmai (unico assente tra i banchi di minoranza Paolo Ruggieri) hanno diffuso il seguente documento.
«L’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi era stato appositamente studiato per confondere il “sacro” con il profano. Un consiglio comunale pieno di opacità, illegittimità e prepotenza istituzionale esercitata dalla maggioranza ancora una volta. Il sindaco si era impegnato giorni fa verso l’opposizione a invertire la rotta e a portare all’esame del consiglio comunale i debiti fuori bilancio emersi e ritirati a dicembre 2024, rimasti nascosti ancora oggi nei cassetti comunali, nonostante le sentenze passate in giudicato che imponevano l’immediato riconoscimento degli stessi. Invece di mantenere gli impegni assunti con l’opposizione sindaco e maggioranza hanno rincarato la dose dei debiti illegittimi portandone uno, addirittura, di oltre 500.000 € con tanto di parere negativo dei revisori dei conti, peraltro da qualche giorno non più in carica. Pertanto, proprio al primo punto dell’ordine del giorno destinato al rinnovo dell’organo di revisione, le opposizioni hanno chiesto un momento di chiarimento e di garanzia nella nomina di nuovi revisori dei conti, che rappresentano l’ultimo baluardo di imparzialità e neutralità istituzionale, considerato che anche il segretario generale (il sesto dell’era Angarano) risulta ormai assente da mesi e viene sostituto solo in coincidenza dei singoli consigli comunali. In particolare, l’opposizione ha chiesto l’adozione di uno dei dei seguenti criteri: 1) estrazione a sorte del presidente; 2 la nomina di una terna da parte di organi giudiziari del territorio (tribunale, procura o corte di appello); 3) la visione e l’esame, uno per uno, dei curricula dei candidati ammessi, non inseriti stranamente nel fascicolo del consiglio comunale. La risposta del sindaco è stata “abbiamo già il nome, non siamo tenuti a comunicarvelo prima della votazione“. Un ennesimo schiaffo alla democrazia, alla legalità e alla trasparenza degli atti amministrativi. Era forse questo l’intento di una maggioranza che evidentemente voleva solo riconoscere senza ostacoli i debiti fuori bilancio, che stanno pesando sui cittadini in modo oramai insostenibile. Portare in consiglio contemporaneamente altre delibere che meritavano ben altra dignità e importanza, come la cittadinanza onoraria ad un rappresentante della giustizia e della legalità, senza convocare un consiglio monotematico e mescolando momenti istituzionali così delicati con la barbarie e l’illegittimità amministrativa di molti debiti fuori bilancio, occultati per mesi per far quadrare conti sbagliati e per coprire magagne clientelari, rappresenta l’ennesimo offesa alla città tutta e alle istituzioni del territorio», conclude la nota.
