Un secolo di applausi, risate e – perché no – qualche lacrima, in un caleidoscopio di emozioni, ripercorse in una serata celebrativa attraverso uno spettacolo elegante e denso di suggestioni. Quello andato in scena ieri sera sulle tavole del Politeama Italia di Bisceglie, a suggellare i primi cento anni di vita dello storico cinema-teatro che ha scandito l’esistenza di intere generazioni marchiando a fuoco la cultura ed il costume della città.

Un percorso narrativo e di memoria condotto da Maria Teresa Ruta e affidato alla brillante regia di Fredy Franzutti, con la partecipazione del Balletto del Sud e di altri artisti di spicco del panorama della prosa, della musica, della danza e della comicità.

Autentico simbolo di Bisceglie, il Politeama Italia è la chiara rappresentazione di una lungimirante impresa culturale alimentata dalla passione e dagli sforzi delle tre famiglie Camero, Ricchiuti e Valente che lo hanno guidato lungo un secolo.

Tanti i ricordi e soprattutto gli aneddoti legati al Politeama, come quando, nel 1964, Pier Paolo Pasolini usufruì in gran segreto della sala biscegliese per rivedere le scene de “Il Vangelo secondo Matteo” girato a Matera.

Un cinema-teatro ricco di storia, ma pronto a lanciarsi con entusiasmo nella contemporaneità tra nuove sfide tecnologiche, peraltro già attestate dalle quattro sale che ne fanno un cityplex all’avanguardia.

Le interviste all’amministratore unico Claudio Valente e al socio del Politeama Italia, Massimo Valente.