L’immigrazione letta ed interpretata attraverso gli occhi dei minori in un concentrato di emozioni, coraggio e forza di sopravvivere attraverso la sofferenza del distacco dalla famiglia di origine, per alimentare al contempo la speranza di una vita migliore. E’ il tema al centro dell’incontro tenutosi ieri a Bisceglie in una gremita Sala degli Specchi a Palazzo Tupputi, nell’evento promosso dalla Fondazione DCL per presentare il volume “Immigrazione ed Emozioni” scritto dal criminologo Giuseppe Galante con il contributo della storica dell’arte Nika Antico e del giovane regista Francesco Sinigaglia, coordinatore di un’intensa performance teatrale messa in scena durante la serata dagli allievi della CompagniAurea.
Nella sostanza, la nuova casa di alcuni giovani migranti si materializza grazie alla comunità “Nonno Enzino” diretta da Lucia Di Ceglie con l’equipe della fondazione DCL, da oltre 10 anni impegnata sul territorio con numerose iniziative sociali a favore e al fianco soprattutto di donne e minori. Un impegno evidenziato durante l’incontro anche dal sindaco Angelantonio Angarano e dall’assessore all’Inclusione e ai Servizi Sociali, Roberta Rigante.