Esasperati, disorientati, esausti. Sono i cittadini biscegliesi residenti nelle zone di San Lorenzo, di Sant’Andrea, ma anche di tanti altri quartieri centrali e periferici della città che da una settimana devono far fronte all’emergenza idrica, con i rubinetti delle proprie abitazioni e attività a secco o quasi.

Com’è noto, a causa del prolungato periodo di siccità al fine di preservare l’acqua ancora disponibile, dal 21 ottobre scorso Acquedotto Pugliese ha ridotto la pressione su tutta la rete a 0,5 atmosfere, nel rispetto – ha sottolineato l’ente – degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato.

Ma i disagi nella città dei Tre Santi sono particolarmente pesanti, come sottolinea questa coppia di anziani coniugi.

Sull’argomento è intervenuto stamani anche il primo cittadino di Bisceglie, Angelantonio Angarano.

I disagi riguardano le abitazioni ai piani alti ed in principal modo gli stabili sprovvisti di autoclave e cisterna o con insufficiente capacità di accumulo. Acquedotto Pugliese, intanto, ha confermato la disponibilità a prendere in carico le segnalazioni di problemi e disagi al numero gratuito 800 735 735 attivo 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana.

Non accenna nel frattempo ad attenuarsi la portata della crisi determinata dall’assenza di piogge. Ne è testimonianza il bacino artificiale di Occhito al confine tra Molise e Puglia, uno dei 5 principali invasi da cui aqp attinge quotidianamente acqua. In base alla rilevazione effettuata oggi dal Consorzio per la bonifica della Capitanata di Foggia, la disponibilità di acqua è di 10 mln di metri cubi al di sotto del cosiddetto ‘volume morto’.  Nel confronto con lo stesso giorno del 2023 la disponibilità idrica è crollata di 81 milioni di metri cubi.