L’obiettivo è chiaro: giocare tutti insieme una partita e cioè quella della prevenzione. E’ con questo spirito che è nato un progetto pilota nella BAT che coinvolgerà Questura, ASL e LILT per incentivare la cultura della prevenzione sanitaria, oncologica in particolare, tra gli operatori di polizia.
«Cogliamo ogni occasione per cercare di migliorare questa provincia – ha spiegato il Questore Alfredo Fabbrocini – il miglioramento passa secondo me attraverso la prevenzione che vale sia quando si tratta di reati, cercando di arrivare prima che questi vengano commessi, ma allo stesso modo per quanto riguarda la salute. Metteremo a disposizione i locali della Questura, mentre la ASL i medici ed anche alcune apparecchiature così da permettere ai poliziotti, che sovente non hanno nemmeno il tempo di andare a fare una visita, in giorni prestabiliti e senza togliere tempo al servizio, fare celermente questi accertamenti».
Stamane la firma del protocollo d’intesa negli uffici della Questura, un protocollo che è il primo in Italia di questo genere e che potrebbe diventare operativo anche in altre realtà.
«Da oggi si comincia a parlare di prevenzione – ha spiegato Michele Ciniero Presidente della LILT BAT – gli abbiamo convinti compresa la Asl ad entrare nelle aziende. In questo caso in Questura dove ci sono dei locali dedicati per il contesto sanitario. Assieme ai medici dell’Asl per gli uomini e per le donne della Questura potremo anticipare, proprio per risparmiare tempo, le visite di screening. C’è la volontà importante del Questore di tutelare la salute dei suoi uomini delle sue donne».
Il Protocollo d’Intesa siglato quest’oggi avrà durata triennale. La LILT, in accordo con la Asl Bat e con la Questura, programmerà anche delle campagne di sensibilizzazione sulla promozione della prevenzione oncologica e sui corretti stili di vita. Fondamentale, come detto, il ruolo della ASL Bat che già opera con attenzione sulla prevenzione in materia oncologica.
«Anche questo è un luogo importante per poter promuovere la prevenzione – ha spiegato la Direttrice Generale dell’ASL BT Tiziana Dimatteo – per poter ancora una volta dire che la prevenzione rappresenta uno degli strumenti più importanti per la lotta contro i tumori. Grazie a questa collaborazione potremmo promuovere migliori stili di vita ma anche l’importanza della prevenzione e dell’adesione consapevole agli screening. Su questo, in particolare, siamo impegnati su tutto il territorio con la promozione di tre screening gratuiti per la popolazione che rientra nella fascia target. Lo screening della mammella, della cervice uterina e del colon retto. Per cui ancora una volta ci piace dire con forza che bisogna aderire agli screening perché è importante prendersi cura di se stessi».