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Bisceglie, fine della corsa sul più bello: storia di un cammino lungo 11 mesi

L'amarezza del tecnico stellato Pino Di Meo al termine della finale di ritorno dei playoff persa con il Costa d'Amalfi

Non sono bastate 34 partite stagionali, Coppa inclusa, e un’annata sportiva lunga 11 mesi al Bisceglie per meritare il salto in Serie D. Nel pomeriggio di Maiori ad aprire le porte della promozione al Costa d’Amalfi è stato questo calcio di punizione di Pepe. Amarezza nella voce di Pino Di Meo a fine partita.

Il Bisceglie ha guadagnato l’accesso agli spareggi promozione grazie allo 0-0 in finale playoff del girone A contro il Molfetta. In regular season il Bisceglie ha chiuso al primo posto a quota 64 punti, al netto di 21 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte. All’attivo anche il miglior attacco e la miglior difesa del raggruppamento, con 76 gol segnati e 16 incassati, gli stessi del Molfetta. Pagano, Di Rito e compagni, i tanti errori davanti al portiere avversario. Per Di Meo a incidere sono stati i gol presi.

Tra semifinali e finali, il Bisceglie non è mai riuscito a tenere la porta inviolata, incassando sette reti tra Vigor Lamezia e Costa d’Amalfi.

È ancora presto per parlare di conferme e cambiamenti. La certezza è che la prossima stagione è quasi già alle porte e che il Bisceglie sarà chiamato a mettere da parte quanto prima la delusione di Maiori per ripartire.

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