Arriva la stretta del Comune di Bisceglie nei confronti dei padroni e dei conduttori dei cani relativamente al tema delle deiezioni.
Preso atto delle numerose segnalazioni che evidenziano un disagio dei cittadini determinato dagli inconvenienti igienico-sanitari causati dalla presenza di deiezioni liquide dei cani su muri di affaccio e soglie di edifici pubblici e privati, nonché su altri manufatti di arredo urbano e nei luoghi destinati alla socializzazione di adulti e bambini, il sindaco Angelantonio Angarano ha emesso un’ordinanza definitiva in cui si obbligano “tutti i detentori/conduttori a qualsiasi titolo di cani, anche se incaricati temporaneamente della loro custodia, di pulire immediatamente le deiezioni solide e liquide prodotte dai cani su tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico; portare con sè sacchetti o palette per l’immediata rimozione delle feci, in numero sufficiente da rapportarsi alla permanenza sul luogo pubblico e alle esigenze dell’animale, oltre a un contenitore con acqua senza aggiunta di sostanze chimiche o altri detergenti per l’immediata pulizia delle urine; tali strumentazioni dovranno essere esibite, su richiesta, ai soggetti incaricati dell’osservanza della presente ordinanza. Per i bisogni fisiologici dei cani occorre condurli possibilmente su terreno vegetale e in zone non pavimentate, evitando di interessare marciapiedi, piazze pedonali, aree per il gioco dei bambini e aiuole di verde attrezzato”.
Le disposizioni di cui sopra non si applicano ai non vedenti accompagnati da cani guida e costituiscono specificazioni delle prescrizioni relative al mantenimento dei cani già previste dall’art 41 del vigente regolamento di Polizia Urbana.
“L’inosservanza alle disposizioni del provvedimento è accertata e sanzionata secondo la Legge n.689/81 con la sanzione amministrativa del pagamento da Euro 100,00 ad Euro 300,00. Qualora non si provveda al pagamento della sanzione in misura ridotta per l’importo di Euro 100,00 entro il termine di 60 giorni dalla contestazione immediata o dalla notificazione dell’atto sanzionatorio, sarà rimesso rapporto dall’organo accertatore all’Autorità Competente – Sindaco – perché sia adottata la relativa ordinanza ingiunzione”.
