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Igiene urbana, Napoletano: «Il diritto ad una città pulita»

L'ex sindaco: «Doverosa una seria riflessione sulla modalità di raccolta dei rifiuti»

L’ex sindaco Franco Napoletano è intervenuto sul tema dell’igiene urbana. «Dal 2021, Bisceglie ha ripreso ad ottenere dalla Fee, dopo l’amministrazione Napoletano, l’ambìto riconoscimento della Bandiera Blu per le spiagge Scalette, Salsello e La salata. Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita turistico, che viene assegnato non solo per la qualità delle acque, ma anche per l’educazione, la formazione e la gestione ambientale, nonché per i servizi e la sicurezza. Ne siamo davvero lieti, perché ci teniamo a promuovere, in un ambito nazionale ed internazionale, il buon nome della nostra città» ha osservato.

«Nel contempo, però, ci viene il dubbio che tale riconoscimento sia stato attualmente assegnato, a Bisceglie, con molta generosità. Non tanto per la qualità delle acque delle spiagge in questione, che ci auguriamo trovino conferma nei prelievi periodici cui sono tenuti i Comuni assegnatari, quanto per tutti gli altri criteri. Infatti, duole ammetterlo, ma Bisceglie, ormai da molti anni, non è affatto una città pulita.

Non lo è con l’amministrazione Angarano, che ha gravemente peggiorato la situazione, così come non lo era con l’amministrazione che l’ha immediatamente preceduta. Cosa c’entri la scarsa pulizia della città e della litoranea con “l’educazione, la formazione e la gestione ambientale” della Bandiera Blu è un mistero!» ha aggiunto.

«Chiunque può rendersi conto di come la pulizia delle strade e degli spazi pubblici lasci molto a desiderare, anche in considerazione della frequente discontinuità dello spazzamento. Così come chiunque può constatare il preoccupante servizio di raccolta dei rifiuti, non solo nel centro cittadino, nella città vecchia ed in periferia, ma anche nei pressi delle spiagge Bandiera blu. Per tacere delle erbacce dominatrici delle aiuole, del verde pubblico trascurato. La scarsa pulizia e la diffusione sconsiderata delle buste d’immondizia, tra l’altro, incentivano la proliferazione dei topi e delle blatte, spesso ripresi da cittadini schifati» ha evidenziato Napoletano.

«Non è giusto che siano i singoli privati o gli amministratori condominiali a chiudere i tombini con nastri adesivi o ad utilizzare la bianca calce per combattere quelle blatte spregevoli che spesso salgono sui muri e perfino sui balconi. Il Comune garantisca una città più pulita, ma incarichi ditte specializzate che utilizzino i vapori bollenti nelle reti fognarie: a mali estremi, estremi rimedi!» ha tuonato l’esponente comunista.

«È evidente che la sporcizia diffusa non contribuisce di certo ad incrementare il turismo ed, anzi, stride fortemente con la tanto declamata e presuntuosa vocazione turistica. Amare la città non significa stare zitti e fare finta di niente, ma evidenziare il problema e contribuire alla sua risoluzione. Non credo che anche i cittadini che hanno largamente premiato la peggiocrazia siano contenti di questa situazione. È lecito e doveroso non solo richiamare i cittadini ad un senso civico maggiore, ma anche a richiedere al Sindaco ed agli assessori una più decisa assunzione di responsabilità. Ritengo sia giunto il momento di aprire una serie riflessione sulle modalità di raccolta dei rifiuti.  Bisognerebbe prendere atto che i cittadini non accettano i mastelli, tanto che solo una piccola minoranza continua ad adoperarli! Ci si affida, quando va bene, a buste e bustoni, per la gioia degli animali randagi. D’altronde, il sistema dei mastelli fu introdotto alcuni anni fa dalla sera alla mattina, senza neppure un dibattito consultivo, né in consiglio comunale, né in città» ha commentato.

«Ebbi modo a suo tempo, da presidente del consiglio comunale, di evidenziare quegli inconvenienti che si sarebbero da subito verificati: una città piena di mastelli fino a tarda ora; mastelli da scendere la sera e ritirare la mattina, da disinfettare; rifiuti provenienti da vie diverse; mastelli da tenere in casa (chi è senza balconi, scagli il primo mastello!); mastelli sottratti da ignoti; problemi per anziani e disabili e così via. Era evidente che, prima o poi, i cittadini si sarebbero stufati ed i più incivili avrebbero abbandonato i rifiuti nei fondi agricoli altrui o per le strade, talvolta appiccando fuochi e liberando diossina. Le fototrappole e le multe? Non avrebbero risolto il problema ed, infatti, non lo hanno risolto! L’amministrazione Angarano avrebbe potuto correggere le criticità, ma non l’ha fatto. Anzi, ha addirittura diminuito i conferimenti dei rifiuti, riducendo da due ad uno i giorni per l’organico e per la plastica, alterando perfino gli orari per la raccolta» ha spiegato.

«Scelte fatte furbescamente prima del voto amministrativo. Pagare una tariffa Tari fra le più esose d’Italia (pur con tutte le agevolazioni) per avere una città sporca è davvero il colmo. Grazie al Governo Renzi, i contribuenti devono corrispondere al Comune il 100% del costo del servizio. Quindi, l’amministrazione comunale stia più attenta a non corrispondere al gestore del servizio di igiene cittadina più di quanto contrattualmente previsto, oltre ad individuare gli evasori, in base al principio che se pagassimo tutti, pagheremmo meno. Inoltre, se il gestore non adempie regolarmente quanto previsto dal capitolato d’appalto, il Comune non deve avere scrupolo alcuno ad elevare contestazioni ed a bloccare i pagamenti (salvo quelli degli stipendi dei lavoratori), fino, nei casi più gravi, alla revoca dell’appalto. Anche a costo di rinunciare a “raccomandare” i “clienti” da fare assumere allo stesso gestore» è il punto di vista di Napoletano.

«È arrivato il momento di cambiare le modalità del conferimento dei rifiuti, prendendo spunto anche dalle esperienze di altre città. Il Sindaco e gli amministratori comunali deliberino di incaricare degli esperti ambientali, che mettano a punto un progetto più moderno e funzionale per il conferimento dei rifiuti, senza escludere cassonetti a scomparsa e buste con codici a barre. I “rifiuti zero” sono un orizzonte utopistico, che devono rappresentare una finalità ideale, ma che, nel frattempo, non possono farci smarrire il senso pragmatico della realtà. Certamente, ogni modalità di conferimento necessita della collaborazione dei cittadini ma sistemi più efficaci e sostenibili sono sicuramente possibili.

Le elezioni amministrative sono terminate, ma i problemi rimangono e devono essere affrontati e risolti con autorevolezza e determinazione. Da tutti: da forze di maggioranza e forze di opposizione, ciascuno nel rispetto dei propri ruoli, guardando al bene comune, che deve costituire il Faro della vita politica. In passato, hanno prevalso soprattutto i contrasti, spesso accesi, di natura personale.

Si abbia l’intelligenza di voltare pagina rispetto alla passata consigliatura, di trarre i dovuti insegnamenti e di guardare maggiormente ai problemi della città».

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